Dante in wolof
Nell’anno 2021 delle celebrazioni dantesche -700 anni dalla sua morte-, lo scrittore e giornalista Pap Khouma, che vive a Milano ormai da molti anni ed è naturalizzato italiano, ha tradotto in wolof il Primo canto dell’Inferno, recitato in questa lingua a molti sconosciuta, proprio a Ravenna, davanti alla tomba di Dante. In molte interviste Pap Khouma parla delle difficoltà incontrate: di lingua, di resa di un linguaggio simbolico appartenente ad un ordine culturale diverso, di ritmo.
Si è affidato alla tradizione culturale alta dei griot per avvicinarsi al testo dantesco, abbandonando i francesismi del wolof comune, per cercare di rendere un italiano delle origini. Bellissima impresa