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Appropriandosi, per abitarle e ricostruirle, di iconografie di opere d’arte classiche di Masaccio e Caravaggio, di fotografie derivate dalla stampa e dal reportage, di movimenti e archetipi della danza e del cinema – da Pina Bausch a Pier Paolo Pasolini, Sergei Parajanov e Leos Carax – o di figure estrapolate dai suoi archivi personali, Mivekannin plasma un multiforme ritratto di se stesso, diventando specchio di immagini che lo affascinano e lo interrogano.                                                 

Lo scrittore algerino Boualem Sensal, da poche settimane divenuto cittadino francese, arrestato al suo arrivo in Algeria, per alcune dichiarazioni riguardanti porzioni di territori che il suo paese avrebbe sottratto al Marocco, resta ancora in carcere: al suo avvocato francese non è stato data la possibilità di arrivare in tempo per il rapido processo. In fondo a tutta la questione c'è il profilo di intellettuale eretico, oppositore da sempre dell'islamismo radicale con cui il governo algerino ha deciso, in qualche modo, di condividere la gestione del potere. Nel sito di Scritti d'Africa abbiamo recensito lo straordinario romanzo 2084 La fine del mondo del 2016 e l'interessante e complicato saggio Origine e storia del totalitarismo islamista del 2018, che tanto scalpore ha destato in Francia, perché, secondo la sinistra, avrebbe alimentato l'islamofobia già ampiamente presente nel paese. Una figura di intellettuale scomoda su molti versanti, evidentemente.